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L’ombra della disabilità Giornata Mondiale dell’Accessibilità

La Giornata Mondiale dell’Accessibilità Global Accessibility Awareness Day (GAAD) – è un evento che si tiene in tutto il mondo nel mese di maggio di ogni anno.

Lo scopo è sensibilizzare tutti coloro che si occupano di tecnologia digitale sul fondamentale tema dell’accessibilità e disabilità.

Mai come oggi diventa essenziale fornire gli strumenti per capire cosa sia l’accessibilità digitale e quanto essa sia vitale per persone con disabilità, perché nella loro fragilità fisica ed emotiva non si sentano esclusi: la parola d’ordine deve essere “inclusività”.

Ma dove si possono trovare questi strumenti? Con quali modalità utilizzarli e capirli?

Come far comprendere cosa significa vivere una disabilità?

In che modo costruire una società digitale che sia inclusiva per le persone disabili, rispettando nel contempo dignità e diritti umani?

Eventi della GAAD in tutto il mondo

In questo mese di maggio, molti sono stati i momenti di incontro organizzati in varie città del mondo tramite conferenze, laboratori, in un continuo scambio formativo ed informativo tra esperti e pubblico.

Momenti intensi ed emozionanti tra operatori, partecipanti e gli stessi disabili, i quali, attraverso il racconto della propria esperienza, sono riusciti a trasmettere la propria percezione sensoriale sulla realtà.

Questo permette di capire, anche attraverso attività pratiche, se gli strumenti che abbiamo a disposizione siano sufficienti a creare tecnologie sempre più accessibili.

O siano necessari interventi correttivi di progettazione e sviluppo sulle tecnologie assistive già in essere.

Convegno Giornata Mondiale dell’Accessibilità a Monza

In Italia i momenti di incontro sono stati organizzati ad Ancona – nei giorni 17 e 18 maggio – e a Monza il 17 maggio, in cui sono intervenute diverse Associazioni Onlus.

Personalmente ho assistito al Convegno di Monza, in cui si è parlato di accessibilità soprattutto per ipovedenti e quindi di una condizione di disabilità visiva, congenita o acquisita.

Condizione che non può essere standardizzata, ma ogni individuo ha un “residuo visivo” differente, vede in modo diverso rispetto ad un altro, pertanto anche le modalità di azione dovranno essere personalizzate.

Gli interventi dei relatori erano focalizzati su tre concetti chiave:

  • accessibilità
  • fruibilità
  • usabilità

in funzione di barriere percettive, culturali e digitali, ancora oggi esistenti, nei confronti di persone con disabilità.

Associazione Nazionale Subvedenti (ANS)

L’Associazione Nazionale Subvedenti (ANS) ha spiegato in breve il concetto stesso di “ipovedente”. Oltre  ai concetti di accessibilità e fruibilità in funzione delle tecnologie assistive e digitali già presenti sul mercato:

  • ausili ottici
  • ausili elettronici
  • ausili informatici (software)
  • ausili digitali (propriamente inclusivi)

L’ANS ha presentato, inoltre, i progetti e le diverse attività realizzate sin d’ora, al fine di creare un “linguaggio condiviso” tra persone con disabilità visiva e normovedenti in diversi settori, come ad esempio quello dell’arte (DescriVEDENDO).

Compresi i  relativi progetti di inclusione e accessibilità dei disabili in ambito lavorativo, scolastico e di vita quotidiana (Ausilioteca, Inclusione scolastica).

Fondazione ASPHI Onlus

L’obiettivo della Fondazione ASPHI è di includere nella comunità, le persone con disabilità attraverso l’uso delle tecnologie digitali.

Tenendo conto che, accessibilità non è solo accesso al web, ma anche accesso alle attività quotidiane: quindi bancomat “parlanti”, TV intelligenti, biglietterie automatiche, App assistive, lettori badge aziendali.

Infatti, l’intervento al Convegno del 17 maggio, ha focalizzato l’attenzione sull’utilizzo delle tecnologie digitali come strumento inclusivo per i disabili al fine di un miglioramento della qualità della vita.

A tal proposito, la Fondazione organizza ogni due anni un Convegno nazionale, HANDImatica, con lo scopo di diffondere una cultura dell’inclusione nella società e promuovere l’innovazione tecnologica.

Di seguito, i relatori hanno spiegato l’importanza di valutare, tramite modalità di verifica su accessibilità e usabilità, se le tecnologie già realizzate rispondano alle effettive necessità dei disabili visivi, affinché riescano ad avere un’idonea autonomia di movimento nella loro quotidianità.

A dimostrazione di ciò, abbiamo assistito ad una coinvolgente testimonianza di una persona con disabilità visiva, su come sia possibile, per un ipovedente, utilizzare uno smarthphone con il supporto dello “screen reader”.

Quest’ultimo è un software speciale che, installato sullo stesso dispositivo, permette al soggetto ipovedente di “ascoltare” ogni elemento digitato.

Infatti, qualsiasi contenuto o App che venga digitato, se adeguatamente etichettato, viene letto da una voce guida: questo è un evidente esempio di inclusione.

Associazione Joomla! Lombardia

L’obiettivo della Associazione Joomla! Lombardia in questo contesto è quello di sensibilizzare la comunità del web e della comunicazione all’accessibilità dei siti web.

Sarà necessario realizzare siti web sempre più accessibili, con i dovuti accorgimenti tecnici e visivi: linguaggio chiaro e semplice, idoneo uso di colori, descrizione delle immagini, dei link, affinché anche gli utenti con disabilità sensoriali siano in grado di accedervi.

Accessibilità: la strada è ancora lunga

Approfittando della Giornata Mondiale dell’Accessibilità ho voluto darvi alcuni spunti di riflessione su importanti concetti che non devono rimanere nell’ombra, ma essere trattati alla luce del sole, conosciuti e diffusi.

Infatti sarà mia cura sviluppare e approfondire questi temi nei prossimi capitoli su “disabilità e web” per sensibilizzare la comunità ad un percorso consapevole che includa le persone con disabilità.

Quanto illustrato è strumento per aprire la strada all’accoglienza anche del disabile, alla sua inclusione ed integrazione, affinché non rimanga nell’ombra della sua disabilità.

Proprio perché disabilità è espressione di un linguaggio sensoriale fragile e profondo che deve essere raccontato.